Non c’è niente da dire o da fare. Questa seconda stagione di Arrow è davvero mitica, migliore della prima se possibile, e ricca di colpi di scena che in ogni episodio ci fanno rimanere senza parole.
Premium Action ha allietato il nostro martedì sera con la messa in onda, in contemporanea Usa, del quarto episodio della stagione dal titolo “Crucible”.
Laurel (Katie Cassidy) è sempre più in balia del suo dolore e dopo la confessione fatta al padre sembra toccare il fondo scolandosi un bicchiere dopo l’altro e così Lance si rivolge ad Oliver (Stephen Amell) per chiedergli aiuto e farla ragionare. Il nostro bel rampollo, però, sembra essere il meno indicato visto la sua vita passata.
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Proprio dal passato arriva un colpo di scena davvero mitico, il primo dell’episodio.
Proprio durante uno degli eventi a cui Oliver arriva sempre in ritardo, la nostra Felicity (Emily Bett Rickards) si avvicina e gli fa notare che la misteriosa donna mascherata forse non sta seguendo lui ma Laurel…
A questo punto, Arrow si mette sulle sue tracce fino a che non la trova e la affronta. Ed ecco la sorpresa del primo episodio. La nostra Canary altri non è che la defunta, forse poco defunta, Sarah (da adesso Caity Lotz).
A quanto pare Oliver ha mentito finora e davanti alla sua “squadra” deve ammettere di aver sempre saputo che Sarah era viva visto che l’ha ritrovata sull’isola un anno dopo il suo arrivo.
A questo punto diventa cruciale capire se è giusto dirlo oppure no a Laurel e suo padre visto quanto hanno sofferto e quanto stanno soffrendo…
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Intanto, i due combattono fianco a fianco per The Glades dove, durante un evento voluto da Oliver in cui si consegnano le armi e si ricevono dei soldi in cambio, il Sindaco compare con i suoi uomini sparando all’impazzata sulla folla e ferendo Sin.
Al suo capezzale rimangono Roy (Colton Haynes) e Thea (Willa Holland) mentre Oliver porta via per mano la bella Sarah…
Nel finale, mentre sull’isola Oliver inizia nuove torture a bordo di quella nave, Laurel prende delle pillole accompagnandole con del vino e il procuratore Blood ci mostra la sua seconda vita: il cattivo “Brother Hood” che adesso ha tra le mani Il Sindaco.